di Davide OrtaldaDopo la storica vittoria al Bernabeu, il Milan porta a casa un punto prezioso nel ritorno a San Siro contro il Real Madrid, mantenendo insieme agli iberici la leadership del gruppo C (con un punto di vantaggio sul Marsiglia), e acquistando ulteriore consapevolezza nei propri mezzi dopo il burrascoso inizio di stagione. Reti di Benzema e Ronaldinho (su rigore) nel primo tempo. I rossoneri si confermano in crescita tecnica e atletica, i madridisti al contrario confermano una scarsa identità tattica a dispetto dei tanti campioni a disposizione. Cori, striscioni e applausi per Kakà.
Fonte:Virgilio Sport
© Milanow
LA PARTITA - Leonardo insiste sul 4-2-1-3 proposto nelle ultime settimane, uno schema teoricamente assurdo ma che i rossoneri riescono ad interpretare bene allorchè restano coperti per ripartire in contropiede sulla velocità di Pato. Sull'altro fronte Pellegrini sceglie Benzema come unica punta supportato alle spalle da Kakà e Higuain.
Parte nettamente meglio il Real Madrid, che trova spazi con maggiore facilità rispetto ai padroni di casa e soprattutto spinge parecchio coi laterali difensivi, Arbeloa e Sergio Ramos. Al 5' un sinistro velenoso di Benzema è alzato sopra la traversa da Dida, al 12' uno splendido diagonale di Sergio Ramos sibila appena alla destra del palo di Dida, al 19' ancora Benzema si gira, cerca il palo lontano e lo sfiora con un piatto destro a giro su cui Dida appariva in ritardo.
Al 23' il Milan riesce finalmente a ripartire in velocità, ed è bravissimo Casillas con una provvidenziale uscita bassa su Pato, ma al 28' il Real passa con Benzema, che ribatte a rete una respinta di Dida sul destro di Kakà "sporcato" dalla deviazione di Nesta. Ma il vantaggio dura poco, perchè nella prima occasione in cui anche il Milan riesce a portare un terzino in area avversaria pareggia: sull'invito di Borriello Zambrotta sfonda, mette al centro e Pepe in scivolata respinge col corpo, l'arbitro è tratto in inganno dal braccio alto del centrale madridista ed accorda il penalty, che Ronaldinho trasforma.
A riequilibrare le recriminazioni ci pensa lo stesso arbitro tedesco Brych, che èprima dell'intervallo annulla per un inesistente fallo di mano un meraviglioso gol di Pato.
Nella ripresa il Milan sceglie un atteggiamento ancora più accorto ma cercando di giocare di più la palla, e fa bene, perchè con quattro difensori più Pirlo e Ambrosini bloccati davanti alla difesa gli spazi per il Real si intasano, e senza le giocate dei singoli la squadra di Pellegrini non riesce a far male. Sono anzi i rossoneri a creare qualche problema in più a Casillas e compagni, specie con le incursioni aeree di Borriello e Ambrosini.
Pellegrini cambia prima Higuain con Raul, poi Benzema con Van Nistelrooy, mentre Leonardo concede l'ultimo quarto d'ora allo scalpitante Inzaghi (per Borriello). Pippo ha la palla del gol che ha sognato per tutta la settimana sul cross di Pato, ma il mancato intervento di Pepe lo trae in inganno e la sua conclusione è sballata. Ma gli ultimi due brividi sono per il Milan, e riportano in cattedra Dida, che all'88' respinge una sassata di Marcelo dal limite ed un minuto dopo disinnesca con una gran parata un sinistro ravvicinato di Raul.
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