di Davide Ortalda
Fonte:Sportmediaset.it
© Milanow
Leonardo è ancora alle prime battute della sua carriera di tecnico, ma si adegua immediatamente alla logica del turnover. Il Milan che ha vinto e convinto a Marsiglia non sarà riproposto domenica in campionato contro il Bologna. Innesto sicuro nell'undici titolare sarà quello di Huntelaar, affiancato da Pato (favorito) o Inzaghi. Alle loro spalle si potrebbe rivedere Ronaldinho, mentre a centrocampo turno di riposo per Flamini: gioca Abate.
A centrocampo, ci sarà spazio anche per Gattuso: Ambrosini, infatti, soffre per la botta alla caviglia rimediata al Vélodrome. Possibile anche un'alternanza sui lati difensivi dove dovrebbe toccare a Oddo stare in panchina con Zambrotta a destra e Jankulovski a sinistra.Il dubbio maggiore di Leo è comunque legato alla questione sicuramente più delicata del microcosmo rossonero: lasciare fuori Dinho per la seconda partita consecutiva. Chi ha seguito il Milan a Marsiglia accenna a un brasiliano rabbuiato, lontano dalla sua consueta allegria, urtato dalla prima esclusione stagionale. Una situazione bifronte: concedere immediatamente una chance al Gaucho può portare a godere i frutti della sua voglia di riscatto, ma anche trovarsi di fronte un giocatore che, oltre a una condizione fisica che lascia ancora perplessi, risulti ancora più abulico. Inoltre, non si può non considerare il fattore Seedorf: a Marsiglia, Leonardo gli ha consegnato le chiavi della macchina rossonera e il pilotaggio è stato perfetto. Esperienza, personalità, disponibilità al sacrificio e alla copertura, fosforo a fiotti nella fase offensiva. Lasciare fuori il numero 10 da una partita che, apparentemente "normale", è già crocevia per il campionato del Milan può essere molto pericoloso. E Leo lo sa.
A centrocampo, ci sarà spazio anche per Gattuso: Ambrosini, infatti, soffre per la botta alla caviglia rimediata al Vélodrome. Possibile anche un'alternanza sui lati difensivi dove dovrebbe toccare a Oddo stare in panchina con Zambrotta a destra e Jankulovski a sinistra.Il dubbio maggiore di Leo è comunque legato alla questione sicuramente più delicata del microcosmo rossonero: lasciare fuori Dinho per la seconda partita consecutiva. Chi ha seguito il Milan a Marsiglia accenna a un brasiliano rabbuiato, lontano dalla sua consueta allegria, urtato dalla prima esclusione stagionale. Una situazione bifronte: concedere immediatamente una chance al Gaucho può portare a godere i frutti della sua voglia di riscatto, ma anche trovarsi di fronte un giocatore che, oltre a una condizione fisica che lascia ancora perplessi, risulti ancora più abulico. Inoltre, non si può non considerare il fattore Seedorf: a Marsiglia, Leonardo gli ha consegnato le chiavi della macchina rossonera e il pilotaggio è stato perfetto. Esperienza, personalità, disponibilità al sacrificio e alla copertura, fosforo a fiotti nella fase offensiva. Lasciare fuori il numero 10 da una partita che, apparentemente "normale", è già crocevia per il campionato del Milan può essere molto pericoloso. E Leo lo sa.
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