di Marco Ortalda
Fonte:Sportmediaset.it
In attesa di una soluzione tra le parti, il Manchester City di Mancini resta alla finestra.
GATTUSO: "ONORE A LEO"
"Milan? Cambiamo discorso". Gennaro Gattuso risponde inizialmente così al "Processo alla Tappa" del Giro d'Italia, poi, però, accetta di parlare di Leonardo che, secondo "Ringhio", "ha fatto un ottimo lavoro e sul fatto che la squadra abbia fatto una buona stagione, ha grandissimi meriti". Sul suo successore: "Il prossimo allenatore? A saperlo, lo direi... Speriamo in un allenatore che ci faccia giocare un buon calcio", ha chiosato.
Dal Milan al Mondiale: "Sono sicuro che faremo bene - ha detto Gattuso - Non sarà semplice perché tutti si aspettano grandissime cose, ma conoscendo il nostro allenatore, lo spirito che ha, come prepara le gare, e conoscendo il nostro orgoglio, visto che sento dire che siamo vecchi, penso che faremo bene. Sono sicuro che faremo bene".
Inevitabile, trovandosi in territorio ciclistico, un parallelo tra pallone: "Io gregario nel calcio? Lo faccio da 15 anni a questa parte, sono molto orgoglioso di questo. Mi hanno sempre detto che sono uno scarpone, dicono che so solo correre, ma sono orgoglioso. Penso che 11 campioni contro 11 gregari, alla fine vincono 11 gregari". E parlando di ciclismo, il milanista ha esaltato il mestiere del ciclista ("si fa molta piu' fatica ad andare in bici che a giocare a pallone, ammiro i ciclisti") ed ha raccontato del suo tifo per Marco Pantani. "In questo momento non seguo tantissimo il ciclismo per i tanti impegni, ma quando correva Pantani mi entusiasmava, ricordo quando attaccava il Mortirolo, le gare incredibili al Tour, giornate indimenticabili. Apprezzo molto chi fa questo lavoro. Nel mio piccolo, ho una bici di Pantani, quando smettero' di giocare al calcio spero mettermi sulla bici regalatami dai suoi genitori e fare una fatica diversa. Basso? Frequentiamo lo stesso bar, quando era squalificato abbiamo parlato tante volte, e' un ragazzo che ha sofferto tanto in questi anni, per quello che ho visto io si e' allenato duramente, speriamo che faccia un bel Giro d'Italia".
PATO: "SE ANCELOTTI CHIAMA LO SALUTO..."
Alexandre Pato si è aggiudicato il premio del fair play in campo "Gentleman Ac Mila"n. A margine dell'evento, il giocatore, pressato dai giornalisti sulla possibilità che, corteggiato da Carlo Ancelotti, possa lasciare la squadra rossonera, ha detto: "Ho visto e letto tante cose, ma io non ne so niente". E se ti dovesse chiamare Ancelotti? "Rispondo e lo saluto. Ho un contratto fino al 2014 e sono molto felice di restare", ha risposto Pato, che poi ha aggiunto che la decisione spetta comunque al Milan. Su Leonardo: "Spero che resti perché ha fatto un grande campionato. I Mondiali? Voglio andare in Sudafrica a tutti i costi. Sto bene e ora aspetto la decisione di Dunga".
BORRIELLO: "SPERO CHE LEONARDO RESTI"
''Spero che Leonardo rimanga''. E' l'auspicio di Marco Borriello che con l'allenatore brasiliano è tornato protagonista nel Milan e ha riconquistato un posto in Nazionale. Nemmeno a lui sfuggono le tante voci sui possibili successori di Leonardo, ma Borriello allarga le braccia. ''Sono fatti che competono alla società: tutti vogliamo che resti Leonardo e io in particolare perché mi ha dato tanta fiducia. Ma - continua - se le cose dovessero cambiare, dipende dalla società''. Premiato con il Gentleman San Siro per il miglior gol della stagione rossonera, Borriello si gusta il terzo posto conquistato e si proietta già al Mondiale. ''Praticamente la stagione e' finita, siamo felici della qualificazione in Champions anche se rimane il rammarico per l'aggancio all'Inter che non ci e' mai riuscito''. ''Ora - prosegue - penso alla Nazionale: andrò al ritiro di Sestriere e poi spero di andare in Sudafrica. Battere la concorrenza di uno come Totti è sempre una soddisfazione, anche se Francesco meriterebbe la convocazione dopo la fantastica stagione che ha fatto''.
LEONARDO: UNA PARTITA SURREALE
Il Milan va ko a Marassi ma nella prossima stagione giocherà in Champions, senza passare dai preliminari. Sconfitta che non fa male, dunque, in una "partita surreale, non solo per l'assenza del pubblico ma anche per la partita in sè. Non abbiamo fatto una buona gara." L'obiettivo però è stato centrato: "Ma la cosa più importante è che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, la qualificazione per la Champions, grazie al pari tra Palermo e Sampdoria".
"Abbiamo fatto fatica, i ritmi erano bassi e non riuscivamo a sorprendere il Genoa. Ma la cosa più importante è che abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, la qualificazione per la Champions, grazie al pari tra Palermo e Sampdoria. Sarebbe stato meglio raggiungere questo obiettivo in altro modo se essere terzi con una giornata d'anticipo è il frutto di tutta una stagione. Nell'ultimo periodo abbiamo avuto tante difficoltà per una serie di motivi, ma aver fatto tanto bene all'inizio ci ha dato la possibilità di garantirci questa classifica".
Il Milan ha anche ritrovato Pato, che Leonardo l'ha messo "titolare perché, anche non stando benissimo, ha lo spunto per decidere la partita". Ora resta da vedere quale sarà il futuro dello stesso allenatore brasiliano: "Io penso solo a finire il campionato penso a chiuderlo bene e domenica prossima ci aspetta una bella partita a prescindere dalla classifica e voglio viverla fino in fondo".
Non si può, però, non parlare della decisione, in extremis, di far giocare la partita a porte chiuse. "Purtroppo non è un fatto isolato ma un problema generale. In ogni partita c'è un perché per litigare, si vive una tensione che invece dovremmo evitare perché l'essenza del calcio è aggregare le persone".
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