di Davide Ortalda
Fonte:sportmediaset.it
© Milanow
Concluso il mercato estivo senza colpi dell'ultim'ora, il Milan guarda già alla finestra invernale, con una possibilità in più. Adriano Galliani ha infatti dichiarato che, rescisso il contratto con l'uruguaiano Viudez, "si è aperta la possibilità di tesserare un extracomunitario a gennaio". Potrebbe quindi tornare di attualità il nome di Hernanes, giovane centrocampista del San Paolo, già inseguito dai rossoneri nei mesi scorsi.
Galliani ha detto la sua anche sulla grande attenzione che il patron Berlusconi dedica al Milan. "Il presidente Berlusconi ci fa da stimolo, e poi lascia i suoi allenatori molto più liberi di quanto fanno altri presidenti, che in pubblico non dicono nulla ma in privato sono ben più aggressivi".
A margine della presentazione della sfida di beneficenza tra glorie di Milan e Real Madrid, l'ad rossonero ha parlato anche del derby perso sabato. "Non c'è da fare nessun processo" ha chiarito Galliani, che martedì è stato a Milanello per analizzare la sconfitta e in particolare la mancata sostituzione di Seedorf per Gattuso, che ha condizionato l'incontro. "Non si può dare la colpa a Seedorf, casomai si tratta di un concorso di colpa".
Il derby è stato comunque un brutto passo falso. In casa rossonera, però, nessuno è disposto dopo sole due giornate di campionato a lasciare a Inter e Juventus l'onore e l'onere di correre per lo scudetto. "E' prematuro parlare di una lotta ristretta a bianconeri e nerazzurri, mi auguro che anche il Milan possa lottare fino alla fine" dice Galliani, che martedì a Milanello ha visto i giocatori "animati dalla sacra voglia di riprendersi. Dobbiamo essere convinti di avere una squadra importante, ora la scossa deve arrivare dai risultati".
Infine, a chi gli chiedeva un giudizio su Luciano Spalletti, tecnico appena dimessosi dalla Roma, Galliani ha tagliato corto: "Continuo a considerarlo un allenatore bravissimo che ha fatto giocare bene la Roma per tanti anni, ma noi abbiamo Leonardo".
Galliani ha detto la sua anche sulla grande attenzione che il patron Berlusconi dedica al Milan. "Il presidente Berlusconi ci fa da stimolo, e poi lascia i suoi allenatori molto più liberi di quanto fanno altri presidenti, che in pubblico non dicono nulla ma in privato sono ben più aggressivi".
A margine della presentazione della sfida di beneficenza tra glorie di Milan e Real Madrid, l'ad rossonero ha parlato anche del derby perso sabato. "Non c'è da fare nessun processo" ha chiarito Galliani, che martedì è stato a Milanello per analizzare la sconfitta e in particolare la mancata sostituzione di Seedorf per Gattuso, che ha condizionato l'incontro. "Non si può dare la colpa a Seedorf, casomai si tratta di un concorso di colpa".
Il derby è stato comunque un brutto passo falso. In casa rossonera, però, nessuno è disposto dopo sole due giornate di campionato a lasciare a Inter e Juventus l'onore e l'onere di correre per lo scudetto. "E' prematuro parlare di una lotta ristretta a bianconeri e nerazzurri, mi auguro che anche il Milan possa lottare fino alla fine" dice Galliani, che martedì a Milanello ha visto i giocatori "animati dalla sacra voglia di riprendersi. Dobbiamo essere convinti di avere una squadra importante, ora la scossa deve arrivare dai risultati".
Infine, a chi gli chiedeva un giudizio su Luciano Spalletti, tecnico appena dimessosi dalla Roma, Galliani ha tagliato corto: "Continuo a considerarlo un allenatore bravissimo che ha fatto giocare bene la Roma per tanti anni, ma noi abbiamo Leonardo".
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