
di Davide Ortalda
Fonte:sportmediaset.it
Uno è di troppo. E Leonardo sa già quale. E' il Ronaldinho lento, impacciato, scolastico al limite dell'incapacità. Fuori il vecchio modello, dentro quello nuovo. Rispolverato dallo scaffale dei gingilli in surplus, ecco il Gaucho che tutti i rossoneri volevano vedere. Il successo di Siena (2-1, momentaneo pareggio di Ghezzal) porta la firma di Pato. Ma se leggete il tabellino in controluce, vedrete la grafia di Ronaldinho. Due assist abbronzati, uno per Pato stesso, l'altro per Flamini.
Dalla promessa sul tavolino all'incoraggiamento di Leonardo, il passo è breve. Il tecnico mette il numero 80 alle spalle di Pato e Borriello. Chiede a Jankulovski di appoggiare l'azione, ma il ceco sembra essere fin troppo convinto. Così il 4-3-1-2 sulla carta diventa un 3-4-1-2. Flamini si ritrova Jankulovski sulle spalle, come uno zainetto, Zambrotta così è costretto a rimandare le folate offensive e a stringersi più verso Nesta e Thiago Silva. Le azioni rossonere picchiano in testa e creano un imbuto tutto sulla sinistra.
Giampaolo non riesce a sfruttare fino in fondo la mezza casa lasciata vuota. Del Grosso dialoga con Fini sulla sinistra, ma non affonda quasi mai. E così il Milan resta sempre un'incollatura davanti. Il gol annullato a Ronaldinho è giusto. C'è la testa di Pato che si infila sulla traiettoria a fregare Curci. Il gol arriva comunque. Dinho alza la sbarra del casello, lancia in pista Pato (Rossettini lo tiene in gioco, Brandao lo marca come nemmeno al parco si vede fare dai bambini) che con il destro infila il portiere dei toscani. Cinque minuti e il Siena approfitta per l'unica volta delle misure sbagliate di Leonardo. Jarolim gironzola al limite, tocca a Nesta uscire su di lui invece che un mediano (Gattuso?), Storari devia ma Ghezzal è tutto solo e pareggia (Jankulovski sembra ne dovesse marcare addirittura due: ovvio pensare a un anello mancante nella collana delle marcature).
Il Siena però non accelera e il Milan tiene. A inizio ripresa arriva la seconda creatura di Ronaldinho. Pesca Flamini tra le maglie bianconere, il francese è defilato e preferisce crossare. Pato sul secondo palo è solo e ha la porta spalancata. E' il gol che uccide la partita. Giampaolo butta dentro Paolucci e Reginaldo, ma tanta forza non significa tanto pericolo. Storari annienta i palloni che circolano dalle sue parti. E Ronaldinho, al 68', prova a decorare la serata con una diavoleria delle sue: rovesciata in area, sulla quale Curci ci mette il palmo. Dinho, le rose te le mandiamo la prossima volta.
Dalla promessa sul tavolino all'incoraggiamento di Leonardo, il passo è breve. Il tecnico mette il numero 80 alle spalle di Pato e Borriello. Chiede a Jankulovski di appoggiare l'azione, ma il ceco sembra essere fin troppo convinto. Così il 4-3-1-2 sulla carta diventa un 3-4-1-2. Flamini si ritrova Jankulovski sulle spalle, come uno zainetto, Zambrotta così è costretto a rimandare le folate offensive e a stringersi più verso Nesta e Thiago Silva. Le azioni rossonere picchiano in testa e creano un imbuto tutto sulla sinistra.
Giampaolo non riesce a sfruttare fino in fondo la mezza casa lasciata vuota. Del Grosso dialoga con Fini sulla sinistra, ma non affonda quasi mai. E così il Milan resta sempre un'incollatura davanti. Il gol annullato a Ronaldinho è giusto. C'è la testa di Pato che si infila sulla traiettoria a fregare Curci. Il gol arriva comunque. Dinho alza la sbarra del casello, lancia in pista Pato (Rossettini lo tiene in gioco, Brandao lo marca come nemmeno al parco si vede fare dai bambini) che con il destro infila il portiere dei toscani. Cinque minuti e il Siena approfitta per l'unica volta delle misure sbagliate di Leonardo. Jarolim gironzola al limite, tocca a Nesta uscire su di lui invece che un mediano (Gattuso?), Storari devia ma Ghezzal è tutto solo e pareggia (Jankulovski sembra ne dovesse marcare addirittura due: ovvio pensare a un anello mancante nella collana delle marcature).
Il Siena però non accelera e il Milan tiene. A inizio ripresa arriva la seconda creatura di Ronaldinho. Pesca Flamini tra le maglie bianconere, il francese è defilato e preferisce crossare. Pato sul secondo palo è solo e ha la porta spalancata. E' il gol che uccide la partita. Giampaolo butta dentro Paolucci e Reginaldo, ma tanta forza non significa tanto pericolo. Storari annienta i palloni che circolano dalle sue parti. E Ronaldinho, al 68', prova a decorare la serata con una diavoleria delle sue: rovesciata in area, sulla quale Curci ci mette il palmo. Dinho, le rose te le mandiamo la prossima volta.
LE PAGELLE
Pato 8
Un do di petto e un si bemolle. Il piccolo Alexandre pigia i tasti sulla pianola con vigoria nella serata dell'ennesimo debutto. Il primo centro è ragionato, calcolato con la bolla di precisione appoggiata al terreno. La sponda con la mano di Curci manda il pallone in buca. Il bis lo concede senza suggestivi ghirigori. E' nel posto di Inzaghi, nel monolocale di nessuno. Non c'è luce, acqua o gas. Solo un'atmosfera rarefatta in cui buttare il gambone per spingere dentro la sfera. Due gol, tanto lavoro e una finta sulla punizione di Ronaldinho che ha tolto lo sfizio del gol al connazionale.
Ronaldinho 7,5
Due arcobaleni disegnati sul prato verde e uno nell'aere che finisce in rete cancellato dal fuorigioco. E' struggente quando prende tra i piedi la situazione. Perché dimostra sprazzi di un passato nobile. Bello e maledetto (calcisticamente parlando, freni la sua invidia Brad Pitt) sistema Pato davanti a Curci e Flamini (fedele ma non a tal punto di poter credere di ricevere un pallone così invitante) in bocca al portiere bianconero. Fotografie estratte dal cassetto o il trionfo della volontà? Solo il tempo fornirà le risposte. Se la rovesciata mostrata al 68' si fosse trasformata in gol, sarebbe partito dagli altoparlanti del Franchi un inno alla gioia.
Ghezzal 6,5
Sbatte in porta la respinta di Storari da vero innamorato del Siena. Un tuffo per rimettere le cose in parità. Servirà a poco alla fine. Un po' come lui stesso. Giampaolo lo sistema all'inizio come appoggio di Maccarone e base di lancio per Jarolim. In realtà finisce per arretrare molto, defilandosi sul centro destra, esattamente dalla parte opposta dei buchi spazio-temporali del Milan. Collabora poco con i compagni del reparto avanzato, più attento a non dimenticarsi degli avversari. Alla fine deve abbassarsi molto visto l'ingresso di Paolucci.
Curci 6
Non gli riesce il grande salto, quello del grillo parlante che indirizza i bambini dispettosi sulla retta via. Però limita i danni, specie nel primo tempo. Su Jankulovski è ottimo a svincolare il pallone del ceco. E' bravo anche su Ronaldinho. Il primo gol di Pato lo accarezza, il secondo lo vede come fosse un raccattapalle. Prestazione comunque positiva.
Maccarone 5,5
Pollice verso. Contro il Milan si è sempre esaltato. Questa volta si emoziona, combatte con un mal di pancia che ha nomi, cognomi, muscoli e gambe. Sbatte forte le ali ma disegna solo immagini profumate. Forza Mac, alla prossima!
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